Moody’s, imprese italiane: cala l’emissione di obbligazioni. Pesa l’incertezza
Tra i 20 e i 21 miliardi di euro il controvalore dell’emissione di obbligazioni da parte delle imprese italiane, in lieve calo rispetto ai 22 miliardi del 2018.
Lo stima Moody’s secondo cui la scelta si spiega con “minori esigenze di rifinanziamento, incertezza politica e debolezza economica”. ”
L’emissione di obbligazioni societarie non finanziarie italiane rimarrà contenuta nei prossimi 12-18 mesi. I grandi emittenti, per lo più ‘investment grade’, continueranno a dominare il mercato obbligazionario italiano fino al 2020, con imminenti scadenze del debito e ancora bassi tassi di interesse”.
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Finale perlopiù positivo per le borse europee, con il Ftse Mib di Piazza Affari in progresso dello 0,47% a 35.204,26 punti. Balzo di Iveco Group (+6,2%), ben intonate anche Moncler (+2,1%) e Brunello Cucinelli (+2,6%), quest’ultima dopo i dati sui ricavi del terzo trimestre. In calo invece Saipem (-3,4%), deboli Diasorin (-0,9%) ed Eni (-0,4%). […]
La seduta di Wall Street apre in rialzo grazie alla spinta di Apple e Netflix, con il Nasdaq in crescita. Nonostante una chiusura leggermente in calo ieri, i principali indici mostrano segni positivi grazie a dati macroeconomici favorevoli. Tuttavia, il petrolio Wti segna una diminuzione del prezzo al Nymex.
Il mercato edilizio americano ha subito una contrazione a settembre 2024, con un calo dello 0,5% nei nuovi cantieri avviati e una diminuzione del 2,9% nei permessi edilizi. Le aspettative degli analisti prevedevano un calo meno marcato nei permessi.
I mercati azionari cinesi hanno chiuso in netto rialzo, con l’indice Hang Seng di Hong Kong in aumento del 3,61% e lo Shanghai Composite del 2,91%. Questo avviene dopo le nuove misure di finanziamento della banca centrale cinese. Il PIL del terzo trimestre è cresciuto del 4,6%, superando le previsioni, ma non ha influenzato negativamente le contrattazioni.