Moody’s, le stime del governo sul deficit sono “poco credibili”
All’indomani dell’annuncio, da parte della Commissione Ue, sull’avvio dell’iter d’infrazione a carico dell’Italia, Moody’s ha avvertito sull’andamento del deficit nei prossimi due anni – che sarebbe meno positivo rispetto alle previsioni del governo Conte.
Secondo l’agenzia di rating, difficilmente il rapporto deficit/Pil italiano si fermerà al 2,1% come affermato dal governo, ma si attesterà al 2,6% per il 2019 per poi salire ancora, al 2,7% nel 2020.
A peggiorare la visione dell’agenzia Moody’s è stata anche l’approvazione della mozione che include la proposta leghista dei minibot: “Riteniamo l’emissione dei minibot un primo passo per la creazione di una valuta parallela e la preparazione per l’uscita dell’Italia dall’euro… Il semplice fatto che la proposta sia tornata alla ribalta è credit negative”.
Il giudizio di Moody’s sul debito a lungo termine italiano è Baa2 con outlook stabile, in seguito al declassamento dello scorso ottobre.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.