Moody’s taglia le stime sulla crescita mondiale: “tsunami economico senza precedenti”
Gli analisti di Moody’s Analytics rivedono al rialzo le stime sulla crescita globale, prendendo atto che la pandemia di coronavirus ha provocato “uno tsunami economico globale” che ha colpito prima la Cina e gran parte dell’Asia all’inizio dell’anno, poi l’Europa alcune settimane fa e ora sta colpendo gli Stati Uniti, rendendo necessaria la chiusura di tutte le attività non essenziali’.
Secondo gli esperti si tratta di “una improvvisa battuta d’arresto dell’economia che è senza precedenti’.
Riviste al ribasso le previsioni per il Pil mondiale: nel 2020 è atteso a -0,4%, contro il +2,6% di gennaio, mentre quello dell’Eurozona è visto a -2,7% nell’anno, contro il +1,3% precedente.
Per gli Stati Uniti è atteso ora un -0,5% nel 2020 (da +1,8%) e per la Cina un +1,7% (da +6,2%).
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Le borse americane iniziano la giornata in ribasso a causa di dati macroeconomici deludenti e un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato. Il deficit commerciale degli Stati Uniti è cresciuto oltre le aspettative, mentre l’attenzione si sposta sulle scorte di greggio e gas.
Il deficit della bilancia commerciale degli Stati Uniti ha registrato un incremento del 4,7% a novembre, superando le previsioni degli analisti. Il dipartimento del Commercio ha riportato un deficit di 102,86 miliardi di dollari, contro stime di 101,2 miliardi. L’aumento è dovuto principalmente a un incremento delle importazioni, che hanno raggiunto 279,2 miliardi di dollari.
Nel 2024, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, insieme agli assessorati regionali, ha approvato 25 progetti di sviluppo della rete elettrica nazionale, gestiti da Terna, per un totale di oltre 2,3 miliardi di euro. Questi progetti, tra cui Elmed, Adriatic Link e Bolano-Annunziata, porteranno benefici ambientali, sociali ed economici, riducendo l’impatto paesaggistico e liberando territorio.
La Banca Mondiale ha rivisto al rialzo le stime di crescita economica della Cina per quest’anno e il prossimo, segnalando però preoccupazioni per la fiducia dei consumatori e il settore immobiliare. Le sfide interne e l’imminente aumento dei dazi USA potrebbero influenzare la crescita futura.