Moscovici (Commissione UE): “rialzo tassi Btp caso unico in Europa”
L’aumento dei rendimenti dei Btp in corso dalle elezioni di marzo a oggi è un caso isolato in Europa e relativamente moderato che non ha avuto un effetto contagio per il momento nel resto della regione. Lo ha dichiarato il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici.
“I tassi d’interesse nel’Ue sono rimasti stabili, ad eccezione di quelli sul debito pubblico italiano, aumentati negli ultimi mesi. Ma è un aumento che resta piuttosto moderato in una prospettiva storica e non ha avuto un effetto contagio su altri mercati”, ha affermato Moscovici durante la conferenza stampa di presentazione delle previsioni economiche autunnali.
Lo spread dei rendimenti tra titoli di Stato dell’Italia e quelli della Germania è quello che ha segnato il maggior incremento nell’area euro, tra metà settembre e fine ottobre, con 86 punti base in più a quota 3,22 punti percentuali (322 punti base). Lo rileva la Banca centrale europea nel suo bollettino economico, dove parla di “crescenti tensioni nei mercati del debito sovrano di alcuni paesi dell’area euro“.
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Seduta in chiaroscuro per le borse del Vecchio Continente. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,5% a 35.108 punti
A Wall Street, l’apertura è piatta con il settore tecnologico sotto pressione. Le dichiarazioni dell’AD di Nvidia, Jensen Huang, influenzano l’andamento dei titoli, mentre i titoli quantistici crollano. Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq registrano lievi perdite, mentre il prezzo del petrolio Wti al Nymex aumenta leggermente.
Negli Stati Uniti, il numero di nuovi richiedenti i sussidi di disoccupazione è diminuito nella prima settimana di gennaio, scendendo di 10.000 unità, contro le aspettative di un aumento. Questo rappresenta un miglioramento rispetto al picco di 6,9 milioni di richieste durante la pandemia.
Eni ha concluso l’acquisto di oltre 3,4 milioni di azioni proprie nell’ambito del programma di buyback, per un valore di quasi 45 milioni di euro. Questo porta il totale delle azioni riacquistate al 6,23% del capitale sociale. L’operazione ha influenzato il titolo in Borsa, che ha registrato un lieve calo.