Mps: boom del titolo post conti e upgrade Equita. Svetta sul Ftse Mib con rally +10%
Ondata di acquisti sul titolo della banca senese Mps-Monte dei Paschi di Siena, che oggi schizza con un guadagno di oltre +9% nei massimi intraday, portandosi in cima al listino Ftse Mib di Piazza Affari.
Sulle azioni della banca senese si dispiega ancora l’effetto dei conti relativi al secondo trimestre e al primo semestre del 2023, che hanno messo in evidenza un forte miglioramento della redditività.
Alle 15.25 ora italiana, Mps mette a segno un progresso del 9,56% a quota 2,773 euro.
Oggi Equita SIM ha diramato una nota, comunicando la decisione di aver alzato “le stime di EBT 2023/24 (del Monte dei Paschi di Siena) del 13%/5% principalmente per riflettere maggiore NII (margine di interesse) e minori costi operativi”.
Predisposto anche un “leggero fine tuning sulle stime 2025/26 principalmente per minori costi”.
Equita ha annunciato anche un upgrade del target price sul titolo del Monte dei Paschi di Siena del 3% a 3,3 euro, a fronte di un P/TE per il 2024 pari a 0,37 volte:
“Siamo consapevoli che il titolo tratta a multipli compressi (2024 P/TE = 0.3x) e che, qualora la banca dovesse continuare a confermare i miglioramenti sul fronte operativo, vi sia spazio per rerating – ha scritto Andrea Lisi, analista della SIM milanese – D’altra parte, in un contesto di mercato che si sta mostrando supportive per il settore nel suo complesso e in cui non ci attendiamo necessariamente un’accelerazione dell’M&A nel breve termine, manteniamo HOLD su base relativa”.
Breaking news
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.
A settembre, i prezzi all’importazione in Italia hanno registrato una diminuzione dello 0,7% su base mensile e dello 0,5% su base annua, principalmente a causa del calo dei prezzi dei prodotti energetici. L’Istat evidenzia questo nuovo trend di ribasso che si discosta dall’aumento dell’1% osservato ad agosto, rendendo evidente l’influenza dei mercati energetici sull’economia italiana.