Mps Capital Services, i punti chiave della conferenza Bce
La novità principale della conferenza della Bce di oggi “risiede nel lancio della prima revisione della strategia di politica monetaria dal 2003”. E’ quanto affermano gli analisti di Mps Capital services, ricordando che “Lagarde, pur non anticipando nulla in tal senso”, ha affermato che la revisione riguarderà vari aspetti legati agli obiettivi della Bce e terrà in considerazione la comunicazione, la misurazione dell’inflazione passando in rassegna anche tutti gli strumenti a disposizione. La revisione dovrebbe essere finalizzata entro novembre/dicembre 2020.
Mps rileva che sul fronte macro, l’Istituto ha osservato segni di una moderata accelerazione dell’inflazione, con l’indice dei prezzi al consumo che dovrebbe continuare ad attestarsi sugli attuali livelli anche nei prossimi mesi. La Bce ritiene tuttavia che rimanga necessaria una politica monetaria accomodante per un periodo esteso di tempo.
Per quanto riguarda la crescita è più probabile che si osservi un rallentamento che un’accelerazione, sebbene i rischi siano diventati meno pronunciati visto il ridimensionamento dell’incertezza legato alla guerra commerciale.
Per quanto riguarda la politica fiscale, la Lagarde ha nuovamente invitato i Paesi più virtuosi ad utilizzare lo spazio fiscale per finanziare misure di stimolo alla crescita.
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Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.