Mps: Codacons si oppone a nuovi aiuti statali
NEW YORK (WSI) – Secco no del Codacons all’ipotesi di un ulteriore aiuto da parte del Governo al Monte dei Paschi di Siena, per alleggerire la banca dei suoi 47 miliardi di crediti deteriorati.
“Ancora una volta il Governo pensa di fare da “badante” a Mps attraverso fondi come Atlante e altri creati ad hoc, che ripianino le conseguenze della disastrosa gestione dell’istituto di credito” ha detto l’associazione, aggiungendo che “i soldi per garantire azionisti e obbligazionisti non li deve versare la collettività ma i manager che hanno sbagliato e le autorità di vigilanza come la Consob che hanno permesso si arrivasse ad una tale situazione di crisi. Per questo contestiamo fermamente la possibilità di un doppio scudo per salvare Mps e il ricorso ad un nuovo aumento di capitale”.
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Piazza Affari chiude debole con le altre borse europee. I dati Usa su inflazione core Pce e Pil rafforzano la visione cauta della Fed
Wall Street apre senza grandi variazioni in una giornata caratterizzata dalla pubblicazione di importanti dati macroeconomici, con particolare attenzione all’indice Pce sull’inflazione, preferito dalla Federal Reserve. In vista del Ringraziamento, i mercati saranno chiusi domani e opereranno in modalità ridotta venerdì. Dopo un inizio stabile, il Dow Jones registra un lieve incremento, mentre S&P 500 e Nasdaq mostrano leggere perdite. Il petrolio Wti segna un aumento marginale al Nymex.
Negli Stati Uniti, le richieste di mutui sono in aumento grazie al calo dei tassi d’interesse per la prima volta in oltre due mesi. Secondo la Mortgage Bankers Association, le richieste totali sono cresciute del 6,3%. Le domande di mutuo per l’acquisto di una casa sono particolarmente in crescita, registrando un aumento del 12% rispetto alla settimana precedente.
Stellantis annuncia la chiusura della fabbrica di Luton, concentrando la produzione a Ellesmere Port per allinearsi alla transizione verso i veicoli elettrici nel Regno Unito. La decisione, influenzata dalle politiche del governo britannico, mette a rischio 1.100 posti di lavoro, ma promette nuove opportunità a Ellesmere Port.