Mps, incognita esuberi. Ubi Banca: “interessati solo a dossier che creano valore”
Ubi Banca torna a spegnere le speculazioni su un suo possibile interesse ad aggregarsi a Mps, che nella giornata di oggi, dopo il forte tonfo della vigilia che ha portato il titolo a sprofondare sotto quota 20 centesimi, recupera terreno.
Nessun nuovo particolare su un piano della banca senese che comporterebbe fino a 5.000 esuberi.
Victor Massiah, consigliere delegato di Ubi Banca, risponde ai giornalisti a margine della conferenza stampa per i 15 anni di Ubi Pramerica sgr,
“Abbiamo sempre ribadito che siamo interessati solo a situazioni che oggettivamente creino valore, che siano possibili per la nostra dimensione”. Sulla banca senese, “mi sembra ci sia molto movimento: bisogna lasciare lavorare coloro che sono responsabili di questa operazione di aumento di capitale, devono farlo in un momento difficile. Sono persone molto serie, noi possiamo solo esprimere il massimo supporto e un in bocca al lupo”.
E, nel commentare sull’effetto che l’incognita Mps avrebbe sul mercato:
“Non c’e’ dubbio che il fatto di avere delle istituzioni che abbiano portato a termine le loro necessità di incremento di capitale sia fondamentale per l’immagine complessiva del nostro sistema. Proprio per questo credo che devono essere chiare le condizioni per lasciarli lavorare in pace”.
A Piazza Affari, sull’indice Ftse Mib, il titolo Mps segna un rialzo del 2,51%, a 0,1919, mentre Ubi Banca balza +4,42%, a 2,172 euro.
Sul fronte Mps, così si è espresso il presidente dimissionario del monte, Massimo Tononi, sui nuovi dubbi legati al piano di aumento di capitale e di vendita delle sofferenze. “Ne stiamo parlando”, ha tagliato corto riferendosi al piano, senza voler commentare i rumor sui possibili 5.000 esuberi.
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