Mps lima guadagni, sotto lente resta upgrade Fitch
Dopo un avvio positivo, lima i guadagni il titolo Mps a Piazza Affari (ora l’azione segna un lieve rialzo dello 0,10%). Venerdì scorso a mercati chiusi Mps ha annunciato che Fitch Ratings ha migliorato i rating della banca con un rialzo di 1 notch, portando il Long-Term Issuer Default Rating (“IDR”) a “BB+” da “BB”, e il Viability Rating (“VR”) a “bb+” da “bb”. Un’azione che arriva prima della pubblicazione dei conti del terzo trimestre previsti per il 7 novembre.
“L’upgrade da parte di Fitch riflette, in particolare, i miglioramenti nella capacità organica di generare capitale e nel profilo di rischio. La Banca ha, inoltre, dimostrato la capacità di mantenere un modello di business piuttosto diversificato, che ha contribuito a un buon andamento dei ricavi, anche grazie al rafforzamento commerciale del proprio franchise”, si legge in una nota nella quale si indica che il conseguente significativo miglioramento della redditività, a partire dall’aumento di capitale del 2022 e supportato da un favorevole scenario dei tassi di interesse, deriva, per Fitch, da una buona esecuzione delle iniziative strategiche con una raggiunta efficacia commerciale, in particolare nella generazione di commissioni, a cui si accompagna un’efficace gestione dei costi.
Il rialzo dei rating considera, inoltre, livelli di capitale superiori alla media del settore e la stabilità della base dei depositi. L’outlook passa a positivo “in quanto sussiste il potenziale per un upgrade dei rating a fronte di un consolidamento in futuro dei miglioramenti ottenuti”.
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Seduta perlopiù positiva per le borse europee. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,2% a 33.294 punti
Wall Street apre in positivo, con Nvidia che registra un aumento del 4,8% dopo un inizio negativo nel premercato. Il titolo ha raggiunto un nuovo record, mentre le tensioni tra Russia e Occidente continuano a influenzare i mercati. Inoltre, l’attenzione è rivolta alle prossime decisioni della Federal Reserve sui tassi di interesse.
Sarà operativo entro la fine del 2026 e andrà ad aggiungersi agli altri 16 già esistenti
Negli Stati Uniti, il numero di lavoratori che hanno richiesto per la prima volta i sussidi di disoccupazione è diminuito a 213.000, il valore più basso da maggio. Le aspettative erano di 220.000 richieste. Il totale dei lavoratori che ricevono sussidi è invece aumentato leggermente, raggiungendo 1.908.000 unità.