Musk e Tesla a muso duro contro la SEC
Tesla e il suo amministratore delegato Elon Musk hanno accusato la Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense di averli presi di mira in modo improprio con un’indagine “implacabile” volta a punire Musk per essere stato un critico in maniera esplicita verso il governo. Nella lettera indirizzata al giudice distrettuale degli Stati Uniti Alison Nathan a Manhattan, che ha presieduto l’accordo con la SEC del 2018 derivante dal tweet di Musk secondo cui si era assicurato finanziamenti per rendere potenzialmente privata Tesla, la SEC viene accusata di “raffreddare” il diritto alla libertà di parola di Musk. “La SEC sembra prendere di mira il signor Musk e Tesla per indagini inesorabili soprattutto perché il signor Musk rimane un critico esplicito del governo; gli sforzi smisurati della SEC sembrano calcolati per raffreddare il suo esercizio dei diritti del Primo Emendamento piuttosto che per far rispettare le leggi generalmente applicabili in modo imparziale”, ha scritto Alex Spiro, un avvocato di Musk e Tesla. “Quando è troppo è troppo.”
“La SEC ha infranto le sue promesse”, ha scritto l’avvocato di Musk, aggiungendo che l’agenzia ha “armato il decreto di consenso usandolo per cercare di mettere la museruola e molestare il signor Musk e Tesla”. L’agenzia inoltre non avrebbe ancora distribuito 40 milioni di dollari agli azionisti come concordato.
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OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.