Nagel (Bce): “Possibili rialzi tassi anche dopo estate”
Non si può escludere la possibilità che gli aumenti dei tassi d’interesse continuino oltre l’estate. Lo ha dichiarato Joachim Nagel, membro del Consiglio direttivo della Bce e presidente della Bundesbank, affermando che “niente è fuori discussione”.
Intervenendo al meeting dei ministri delle Finanze del G7, Nagel ha descritto gli aumenti dei prezzi come “un fenomeno molto ostinato”.
La maggior parte degli economisti prevede altre due strette da un quarto di punto per portare il tasso sui depositi al 3,75% a luglio.
Nagel ha affermato che i costi di finanziamento si stanno avvicinando a livelli restrittivi per l’economia della zona euro, ma non li hanno ancora raggiunti. Il banchiere ha inoltre sottolineato che, indipendentemente dall’esito, i tassi di interesse dovranno rimanere elevati una volta raggiunto il picco.
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L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.