Nestle riduce le previsioni di vendite e utili per l’anno
Nestle ha tagliato le previsioni su ricavi e utili per l’anno in corso, per via delle difficoltà nel riconquistare quote di mercato dopo che l’aumento dei prezzi ha allontanato i consumatori dai prodotti di marca. L’azienda ora si aspetta che le vendite organiche crescano di circa il 2% nel 2024, inferiore alla precedente guidance di almeno il 3%. Le vendite sono aumentate del 2% nei primi nove mesi dell’anno.
“La domanda dei consumatori si è indebolita negli ultimi mesi, e ci aspettiamo che il contesto rimanga debole,” ha detto il nuovo amministratore delegato Laurent Freixe. La crescita organica in Nord America è stata la più debole, con vendite in contrazione dello 0,3%.
Nestle ha sostituito in modo repentino l’amministratore delegato Mark Schneider con Freixe a settembre, passando da un esterno, che precedentemente dirigeva un’azienda di assistenza sanitaria, a un interno che ha scalato i ranghi dell’azienda svizzera concentrandosi su funzioni come marketing e vendite.
Freixe sta cercando di ripristinare la fiducia degli investitori dopo i recenti passi falsi. Oggi ha annunciato una serie di cambiamenti organizzativi, inclusa una riduzione del cda e delle zone geografiche, per accelerare il processo decisionale. I manager che guidano la spinta verso la digitalizzazione e la sostenibilità riporteranno direttamente all’amministratore delegato, senza sedere nel board.
Nestle ha anche ridotto gli obiettivi annuali di utile per azione sottostante e redditività. Il margine di profitto operativo commerciale sottostante è ora previsto attorno al 17%, invece del modesto miglioramento atteso in precedenza rispetto al 17,3% dell’anno scorso.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.