Nestle rivede le stime di crescita e riduce target di redditività
Nestle ha tagliato il suo target di redditività a medio termine, puntando a un margine operativo del 17%, inferiore al 17,5-18,5% previsto dal precedente CEO Mark Schneider. Questa decisione arriva mentre Laurent Freixe, nuovo amministratore delegato, cerca di rivitalizzare la crescita delle vendite dopo un periodo di stagnazione.
L’azienda prevede un aumento delle entrate del 4% o più nel medio termine, superando la crescita mid single digit prevista da Schneider per il 2025. Tuttavia, l’analista di RBC, James Edwardes Jones, ritiene che questo obiettivo sia ambizioso, affermando che “dato che il consenso è già inferiore al 4%, saremmo più felici se l’azienda fosse più conservativa”.
Nestle ha anche annunciato nuovi tagli ai costi di 2,5 miliardi di franchi svizzeri entro il 2027, per liberare fondi da investire in pubblicità e marketing. Freixe, veterano dell’azienda con 38 anni di esperienza, ha assunto il ruolo di CEO a settembre, dopo l’uscita di Schneider, che ha guidato Nestle per quasi otto anni.
Il nuovo CEO ha abbassato l’obiettivo di crescita delle vendite organiche per quest’anno al 2% circa, il tasso annuale più basso almeno dall’inizio del secolo. Nestle prevede che la crescita delle vendite migliorerà nel 2025, mentre il margine di profitto operativo di base diminuirà.
Freixe sta aumentando gli investimenti in marketing per ripristinare la fiducia degli investitori dopo alcuni errori recenti, tra cui una precedente riduzione dell’obiettivo di vendita a luglio. Sotto la guida di Schneider, Nestle aveva fatto affidamento su prezzi più alti per stimolare le vendite durante il periodo inflazionistico post-pandemia, spingendo i consumatori a passare a prodotti più economici. Da allora, l’azienda ha avuto difficoltà a riconquistarli.
Il gruppo ha anche annunciato che separerà i marchi di acqua come Maison Perrier e Acqua Panna in un’attività autonoma all’inizio del prossimo anno, guidata da Muriel Lienau, responsabile delle acque Nestle in Europa. Il business delle acque minerali, che rappresenta meno del 4% delle entrate, ha recentemente affrontato problemi di contaminazione e limitazioni di fornitura. La direzione valuterà la strategia del business, comprese le opportunità di partnership.
Negli Stati Uniti, il settore dei cibi surgelati ha sofferto poiché i consumatori a basso reddito affrontano budget più ristretti. In ottobre, Freixe ha detto agli analisti che stava rivedendo il portafoglio di prodotti, sollevando la possibilità di potenziali dismissioni di asset. Ha anche annunciato cambiamenti interni, tra cui un consiglio esecutivo snellito e più giovane e meno zone geografiche per velocizzare il processo decisionale.
Gli analisti di Citigroup hanno affermato di sperare in maggiori dismissioni, in particolare per i cibi surgelati, ma ritengono che “la mancanza di potenziali acquirenti crei difficoltà”.
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