Netflix: nuovi abbondati deludono, titolo in calo
Rallenta la crescita di Netflix nel secondo trimestre. I nuovi abbonati sono pari a 1,54 milioni superiori alle previsioni del mercato che scommetteva su 1,19 milioni, ma negli Stati Uniti e in Canada, Netflix ha perso 400.000 abbonati.
Deludente l’outlook sugli abbonati per il terzo trimestre: la società prevede un aumento degli abbonamenti pari a 3,5 milioni sotto i 5,86 milioni stimati dagli analisti.
Il colosso della tv in streaming ha registrato ricavi in aumento del 19% a 7,3 miliardi di dollari lievemente sopra i 7,32 miliardi stimati dagli analisti. L’utile netto è salito a 1,35 miliardi, pari a 2,97 dollari per azione, inferiore ai 3,16 dollari per azione attesi dal consensus.
Il titolo Netflix nel post market è arrivato a perdere oltre 6 punti percentuali.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.