Netflix: previsioni deludenti, titolo crolla -11%
NEW YORK (WSI) – Non si mettono bene le cose per Netflix, la compagnia attiva nel settore dei video on demand che delude il mercato annunciando deboli previsioni. La società ha chiuso il trimestre al 31 marzo con ricavi pari a 1,96 miliardi di dollari, superiori ai 1,57 miliardi registrati nello stesso periodo di un anno fa, ma sotto le stime di consensus che erano per un giro d’affari per 1,97 miliardi.
Il gruppo californiano ha messo a segno un giro d’affari da 1,96 miliardi di dollari, contro i 1,57 miliardi dello stesso periodo del 2015, con una crescita di quasi il 30%, ma non ha battuto le stime degli analisti fissate a 1,97 miliardi di dollari.
Se da una parte il numero di utenti aggiunti nel corso del primo trimestre del 2015 è stato di 6,74 milioni a livello globale, a preoccupare il mercato sono le previsioni di crescita per i tre mesi in corso che parlano di un rallentamento nella crescita degli utenti. Si attende infatti solo 2,5 milioni di nuovi abbonati, 500.000 negli Stati Uniti e 2 milioni nel resto del mondo.
Nelle contrattazioni afterhours, le quotazioni di Netflix sono crollate -11% circa. Ora, in premercato, segnano un calo di quasi -3%.
Breaking news
Giornata positiva per le borse europee, con il Ftse Mib di Piazza Affari che chiude in rialzo dell’1,9% a 34.358 punti. Volano Mps e Tim
Wall Street ha aperto con un lieve rialzo, influenzata da dati sull’inflazione e speculazioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. Il dollaro si rafforza, mentre il petrolio registra un aumento significativo.
Negli Stati Uniti, il numero di richieste di sussidi di disoccupazione ha visto una diminuzione significativa, segnando il livello più basso da maggio. Questo dato sorprende positivamente le aspettative degli analisti.
La Commissione europea ha imposto a Booking Holdings di adeguarsi al Digital Markets Act, modificando il ruolo di Booking.com nel settore turistico. Le aziende ora possono differenziare prezzi e condizioni su diversi canali di vendita online, promuovendo una maggiore equità e apertura nel mercato digitale.