Nissan: l’ex numero uno Ghosn torna in carcere con nuove accuse
Continua la saga giudiziaria dell’ex presidente di Nissan-Renault-Mitsubishi motors, Carlos Ghosn. Questa mattina l’ex manager è stato arrestato nuovamente nelle prime ore del mattino a Tokyo con la nuova accusa di appropriazione indebita dei fondi della società per un totale di 15 milioni di dollari. L’ex tycoon 65enne era stato rilasciato su cauzione a inizio marzo, dopo un periodo di detenzione di 108 giorni.
“Il mio arresto di stamane è oltraggioso e arbitrario”, ha commentato Ghosn in un comunicato probabilmente redatto in anticipo e trasmesso alle agenzie. “Perché arrestarmi se non per cercare di farmi crollare? Non crollerò. Sono innocente delle accuse senza fondamento contro di me”.
Solo ieri Ghosn aveva annunciato via twitter l’intenzione di convocare una conferenza stampa per l’11 aprile “per dire la verità su quanto sta accadendo”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.