No di Dimon (JP Morgan), Trump ancora alla ricerca di un segretario del Tesoro
Il presidente eletto Donald Trump non ha ancora trovato il suo segretario del Tesoro. Jamie Dimon, AD di JP Morgan ha rifiutato l’incarico che insieme al segretario di Stato è probabilmente il ruolo più importante dell’amministrazione Usa. Era stata l’emittente americana vicina ai conservatori Fox a comunicare che la scelta del transition team di Trump era ricaduta sul banchiere e manager. Le voci hanno spinto i titoli della banca americana in calo del 2,5% per via delle preoccupazioni suscitate dall’idea di un cambio al vertice di JP Morgan.
Altri media hanno però poi smentito la notizia. Citando fonti, il magazine Fortune ha scritto che Dimon avrebbe esplicitamente respinto la proposta di Trump, citando la sua inadeguatezza. Il prestigioso incarico di primo rappresentante diplomatico della potenza numero uno al mondo (segretario di Stato) dovrebbe essere invece assegnato all’ex sindaco di New York Rudolph Giuliani. L’esponente Repubblicano che è sempre rimasto fedele al leader del suo partito anche durante i momenti più difficili della sua campagna elettorale prenderà il posto di John Kerry.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.