Nomura punta sui Btp, comprati titoli del debito italiano prima del referendum
Gli investitori nel mercato obbligazionario e azionario in generale preferiscono in questi giorni mantenere un approccio cauto prima di conoscere l’esito del referendum costituzionale e poter ponderare l’impatto che avrà sul futuro politico, economico e del travagliato settore bancario del paese. Le conseguenze sui mercati non dovrebbero essere così gravi come quella della Brexit, ma nemmeno così positive come quelle delle elezioni Usa.
In caso di vittoria dei No, un calo dei prezzi dei Btp e un corrispettivo balzo dei rendimenti e degli Spread è da mettere in conto. Tuttavia, grazie al sostegno della Bce, che si riunisce quattro giorni dopo l’esito del voto popolare italiano, il calo dovrebbe essere poco duraturo e anzi, c’è chi come il gestore a capo del reddito fisso di Nomura ha comprato titoli del debito italiano. Per la prima volta nel 2016, Dickie Hodges – che gestisce un fondo obbligazionario da 84 milioni di dollari chiamato Global Dynamic Bond Fund, ha rivelato di aver acquistato la settimana scorsa titoli a 7 e 10 anni e future sui Btp decennali. Anche questa settimana ha aumentato l’esposizione ai titoli italiani.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.