Norvegia: effetto chiusura frontiere, migranti in forte calo
Le autorità della Norvegia hanno comunicato un dato in forte calo per quanto riguarda l’ingresso dei migranti nel Paese: nel 2016 sono arrivati finora 1678, nel complesso del 2015 il dato era assai più consistente, 31mila. Al momento il 2016 è per la Norvegia l’anno con il numero di migranti inferiore degli ultimi 20. A favorire la riduzione dei flussi sono state le varie frontiere chiuse in altri Paesi che hanno reso più difficoltosi i viaggi verso il Nord Europa.
Secondo l’autorità per l’immigrazione norvegese, la riduzione nel numero dei richiedenti asilo è da attribuirsi “chiaramente ai controlli di frontiera in Norvegia, Svezia, Danimarca e altrove in Europa”. Il Paese scandinavo, inoltre, offre fino a 20mila corone (circa 2100 euro) per i migranti che decidono di tornare a casa.
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Il deficit della bilancia commerciale degli Stati Uniti ha registrato un incremento del 4,7% a novembre, superando le previsioni degli analisti. Il dipartimento del Commercio ha riportato un deficit di 102,86 miliardi di dollari, contro stime di 101,2 miliardi. L’aumento è dovuto principalmente a un incremento delle importazioni, che hanno raggiunto 279,2 miliardi di dollari.
Nel 2024, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, insieme agli assessorati regionali, ha approvato 25 progetti di sviluppo della rete elettrica nazionale, gestiti da Terna, per un totale di oltre 2,3 miliardi di euro. Questi progetti, tra cui Elmed, Adriatic Link e Bolano-Annunziata, porteranno benefici ambientali, sociali ed economici, riducendo l’impatto paesaggistico e liberando territorio.
La Banca Mondiale ha rivisto al rialzo le stime di crescita economica della Cina per quest’anno e il prossimo, segnalando però preoccupazioni per la fiducia dei consumatori e il settore immobiliare. Le sfide interne e l’imminente aumento dei dazi USA potrebbero influenzare la crescita futura.