Norvegia, la Banca Centrale mantiene il tasso di riferimento al 4,5% fino a fine anno
La Norges Bank, la Banca centrale norvegese, ha deciso di mantenere il tasso di riferimento invariato al 4,5% fino alla fine dell’anno, come annunciato dalla governatrice Ida Wolden Bache. Questo livello è stato mantenuto dal dicembre 2023, dopo una serie di rialzi per contrastare l’elevata inflazione.
Nonostante l’inflazione sia diminuita notevolmente rispetto al suo picco, l’inflazione di fondo non è calata nella stessa misura. Inoltre, si prevede che il rapido aumento dei costi aziendali e la svalutazione della corona norvegese freneranno ulteriormente la disinflazione.
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Le borse americane iniziano la giornata in ribasso a causa di dati macroeconomici deludenti e un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato. Il deficit commerciale degli Stati Uniti è cresciuto oltre le aspettative, mentre l’attenzione si sposta sulle scorte di greggio e gas.
Il deficit della bilancia commerciale degli Stati Uniti ha registrato un incremento del 4,7% a novembre, superando le previsioni degli analisti. Il dipartimento del Commercio ha riportato un deficit di 102,86 miliardi di dollari, contro stime di 101,2 miliardi. L’aumento è dovuto principalmente a un incremento delle importazioni, che hanno raggiunto 279,2 miliardi di dollari.
Nel 2024, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, insieme agli assessorati regionali, ha approvato 25 progetti di sviluppo della rete elettrica nazionale, gestiti da Terna, per un totale di oltre 2,3 miliardi di euro. Questi progetti, tra cui Elmed, Adriatic Link e Bolano-Annunziata, porteranno benefici ambientali, sociali ed economici, riducendo l’impatto paesaggistico e liberando territorio.
La Banca Mondiale ha rivisto al rialzo le stime di crescita economica della Cina per quest’anno e il prossimo, segnalando però preoccupazioni per la fiducia dei consumatori e il settore immobiliare. Le sfide interne e l’imminente aumento dei dazi USA potrebbero influenzare la crescita futura.