Novo Nordisk investe $4,1 miliardi per nuovo impianto negli USA
Novo Nordisk è pronta a investire 4,1 miliardi di dollari in un’altra fabbrica negli Stati Uniti, il suo più grande mercato, nonostante i crescenti malcontenti legati al costo dei farmaci per l’obesità e il diabete.
Il progetto a Clayton, nel North Carolina, raddoppierà la capacità produttiva dell’azienda danese negli Stati Uniti, con 1,4 milioni di piedi quadrati aggiuntivi per le fasi finali della produzione dei medicinali. L’impianto creerà 1.000 nuovi posti di lavoro.
Il nuovo sito produttivo rappresenta l’ultimo di una serie di investimenti multimiliardari per potenziare l’offerta del farmaco per il diabete Ozempic e del medicinale per la perdita di peso Wegovy, che hanno spinto Novo sotto i riflettori e l’hanno reso la più grande azienda europea. Novo prevede di stanziare circa 6,8 miliardi di dollari in investimenti produttivi quest’anno, rispetto ai 3,9 miliardi del 2023.
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Ford ha annunciato il taglio di 4.000 posti di lavoro in Europa, principalmente in Germania e Regno Unito, entro il 2027. La decisione è legata alla debolezza economica e alla domanda di auto elettriche inferiore alle aspettative. L’azienda sta anche adeguando la produzione dei nuovi modelli Explorer e Capri.
Wall Street apre in modo stabile con l’attenzione rivolta a Nvidia, che pubblicherà i risultati trimestrali. Gli investitori monitorano da vicino la domanda dei nuovi chip Blackwell per l’IA, mentre le tensioni geopolitiche continuano a influenzare i mercati.
Negli Stati Uniti, le domande di mutuo sono in aumento, con un incremento dell’1,7% nell’indice delle richieste di mutuo ipotecario nella settimana del 15 novembre. Anche le richieste di rifinanziamento e nuove domande mostrano una crescita significativa, secondo la Mortgage Bankers Associations (MBA). I tassi sui mutui trentennali sono saliti al 6,90%.
I mercati asiatici chiudono in rialzo, con Hong Kong e Cina continentale in attesa dei risultati di Nvidia. L’indice Hang Seng e l’Hang Seng Tech registrano guadagni, sostenuti dai settori tecnologico e farmaceutico.