Nowotny (Bce) non esclude guerra valutaria
I rischi di guerra commerciale “sono meno drammatici di quanto era sembrato in un primo momento” e, anche se presumibilmente non ci sarà un effetto grave dei dazi sull’economia europea, “ci potrebbe essere un’indesiderata guerra valutaria”, che avrebbe ricadute “molto più gravi”.
Lo ha detto durante una conferenza a Zurigo il membro del Consiglio della Banca centrale europea Ewald Nowotny, sottolineando che pero’
Per quanto riguarda la politica monetaria, Nowotny ha spiegato che non ci saranno cambiamenti dei tassi di interesse nell’Eurozona “fino a dopo l’estate 2019” e, dopo quella data, “si stara’ a vedere”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.