Nuove assunzioni: al via sgravi contributivi per le aziende
ROMA (WSI) –Al via l’esonero contributivo per le nuove assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel 2016, introdotto dalla Legge di Stabilità e ora spiegato nei dettagli dall’Inps con la circolare n. 57 del 29 marzo 2016.
Lo sgravio è stato introdotto al fine di promuovere forme di occupazione stabile e consente una decontribuzione entro un tetto massimo di 3.250 euro su base annua grazie alla riduzione dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro del 40% del loro ammontare per due anni dalla data di assunzione di lavoratori che, nei sei mesi precedenti, non abbiano avuto rapporti di lavoro a tempo indeterminato.
A fruire dell’esonero, come spiega l’Inps, sono tutti i datori di lavoro privati, esclusi i datori di lavoro domestico e con condizioni differenziate per le aziende agricole, e riguarda tutti i rapporti di lavoro a tempo indeterminato, sia nuove assunzioni che trasformazioni, compresi i casi di regime di part-time, con l’eccezione dei contratti di apprendistato.
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L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.
Le borse cinesi chiudono in negativo a causa della cautela sui mercati globali, influenzata dall’approccio della Federal Reserve sui tassi. L’indice Hang Seng perde lo 0,5%, mentre Shanghai segna un calo dello 0,36%. Anche Sydney e Seul registrano performance negative.