Nuovi contratti a tempo indeterminato in calo del 29,4% nel secondo trimestre
Diminuiscono le attivazioni di nuovi contratti a tempo indeterminato nel secondo trimestre dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2015, lo rende noto il ministero del Lavoro calcolando 392.043 nuovi contratti (in calo del 29,4%), mentre i contratti di lavoro a tempo indeterminato cessati sono stati superiori di numero, 470.561, per quanto siano in calo del 10% rispetto a un anno fa. I dati del ministero includono, rispetto a quelli dell’Inps, tutto il lavoro dipendente compresi domestici, agricoli e p.a. e anche dei contratti di collaborazione. La dinamica sui contratti a tempo indeterminato risente del ridimensionamento del contributo pubblico per le nuove assunzioni stabili.
Il saldo complessivo fra le attivazioni di contratti di lavoro e le cessazioni resta positivo nel secondo trimestre con 2,45 milioni di attivazioni a fronte di 2,19 milioni di cessazioni. Il ministero rileva, inoltre, un aumento delle cessazioni proposte dal datore di lavoro (+8,1%) e dei licenziamenti (+7,4%), mentre diminuiscono significativamente le cessazione richieste dal lavoratore (-24,9%).
Breaking news
Chiusura in calo per Piazza Affari e l’Europa. Attenzione ancora sulle banche, dopo l’offerta di Unicredit per Banco Bpm, e i dazi di Trump
Crollano le vendite di case nuove negli Stati Uniti nel mese di ottobre. Il dato ha mostrato una flessione maggiore delle aspettative a -17,3% su base mensile
Migliora ma non batte le attese la fiducia dei consumatori Usa nel mese di novembre
L’apertura di Wall Street è caratterizzata da incertezze, con il Dow Jones che scende dopo il suo record, mentre lo S&P 500 registra un nuovo massimo intraday. Le tensioni derivano dalle dichiarazioni di Trump sui nuovi dazi contro Messico, Canada e Cina. Gli investitori attendono i verbali della Federal Reserve per ulteriori indicazioni sui tassi d’interesse.