Obama: nessuna retromarcia su Tpp, Ttip e Nafta
Nonostante le pressioni protezioniste emerse nella campagna delle primarie per la candidatura alla presidenza degli Stati Uniti, Barack Obama ha rilanciato la necessità di ratificare il Tpp, il trattato di libero scambio fra Usa e paesi dell’area del Pacifico. Al vertice dei ‘Three Amigos’, Canada, Stati Uniti e Gran Bretagna il presidente americano ha ribadito che “l’integrazione economica globale già c’è, è qui”. Nessuna retromarcia nemmeno sul Nafta, il trattato commerciale che lega i Paesi del Nord america. Obama ha inoltre allontanato la prospettiva di un accordo bilaterale per il commercio fra Usa e Regno Unito, le cui mani sarebbero libere in seguito alla Brexit: gli Stati Uniti intendono concentrarsi sui negoziati già in atto con l’Ue per il Ttip. Alcuni esponenti del partito Repubblicano avevano, al contrario, ventilato la possibilità di un trattato col Regno Unito.
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Seduta in calo per le borse europee e per Piazza Affari, all’indomani della riunione della Fed. Sul Ftse Mib arretrano soprattutto Tim e Stm
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.