Obbligazioni ad alto rendimento: semaforo verde per tutto il 2016
NEW YORK (WSI) – “Le obbligazioni ad alto rendimento negli USA presenta ancora ottime prospettive per il 2016; potendo beneficiare largamente di un miglioramento delle prospettive economiche americane”. La pensa così Clint Comeaux, gestore del Muzinich Americayield fund, in un suo recente road show nelle principali capitali finanziarie europee ha analizzato la situazione economica e le prospettive del mercato obbligazionario High yield.
Secondo Clint la prospettiva d’investimento in obbligazioni ad alto rendimento negli USA presenta ancora ottime prospettive per il 2016; potendo beneficiare largamente di un miglioramento delle prospettive economiche americane.
“Il debito societario negli USA – sottolinea Clint – ha una riserva di valore dal grande potenziale. L’High yield avrà performance migliori dei Treasury per tutto il 2016. La grande sfida sta nel saper scegliere tra titoli e settori evitando, in particolare, quelli più in sofferenza come metalli e minerari ed essendo molto selettivi sull’energia”
Analizzando i vari settori, l’energia rappresenta una importante percentuale dell’indice complessivo dell’High yield americano ed una componente importante è costituita da titoli che possono essere impattati solo relativamente dalla discesa del prezzo del petrolio. Ciò significa che il settore, attentamente analizzato, consente di selezionare interessanti opportunità di investimento.
Analizzando la situazione macroeconomica, Clint sottolinea come la domanda strutturale di reddito fisso, a livello mondiale, favorisce il mercato delle obbligazioni High yield. E nel prossimo futuro le prospettive sono più che rosee per gli High yield. “Lo yield dell’indice BofA Merrill Lynch US High Yield Constrained è del 7,4%, con uno spread di 550 punti base al 30 ottobre, il che costituisce un cuscinetto per la sovraperformance degli High yield rispetto ai T-bond l’anno prossimo. Ci attendiamo un tasso di default sebbene in crescita, basso specie se escludiamo il settore energy con spread stabili o che vanno restringendosi.”
Le elezioni presidenziali americane del 2016 avranno un forte impatto su vari settori economici e, in particolare, sulla sanità (che insieme alle aziende farmaceutiche pesa il 15% circa del mercato High yield americano), energia (14%) ed infrastrutture.
Il rialzo dei tassi FED ritiene Clint, invece, se avverrà con un modo graduale, non avrà un impatto importante sul comparto degli High yield; l’unico scenario negativo potrebbe essere quello deflattivo che, tuttavia, ritiene estremamente improbabile.
Il portafoglio denuncia, con le sue scelte, un cauto ottimismo: è posizionato soprattutto su titoli domestici con un sottopeso di titoli ciclici; più numerosi i titoli di aziende all’interno del portafoglio e con un sovrappeso dei settori che meglio potranno beneficiare di una ripresa dell’economia USA rispetto alle altre economie.
Anche per l’investitore italiano, preoccupato della discesa dei rendimenti dei titoli di stato italiani, le obbligazioni High yield americane rappresentano una valida e solida alternativa di investimento
Breaking news
Chiusura incolore ma sui massimi intraday per le borse europee dopo il core Pce Usa. A Piazza Affari, lieve flessione per il Ftse Mib
Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.