Ocse: disoccupazione in calo a livelli pre-crisi
PARIGI (WSI) – Cala la disoccupazione nell’area Ocse nel mese di gennaio scendendo di 0,1 punti al 6,1% dopo circa due mesi di stabilità con 38,3 milioni di disoccupati, circa 5,7 milioni in più rispetto ad aprile 2008, livello pre-crisi.
Nell’area euro il tasso di disoccupazione invece è rimasto stabile al 9,6% mentre nell’Ue cala di 0,1 punti fermandosi all’8,1%. Guardando ai singoli paesi, la disoccupazione scende in quasi tutti i paesi, Germania (3,8%), Spagna (18,2%), Lussemburgo (6,1%) mentre in Italia è stabile all’11,95 per il terzo mese consecutivo. Dato invariato anche in Francia, fermo al 10 per cento.
Cresce nell’area Ocse la disoccupazione femminile pari al 6,3%, maggiori di 0,3 punti rispetto a quella maschile. Primato negativo per l’Italia dove il divario è maggiore, 13,3% contro 10,9%. E i giovani? Il nostro paese è terzo (37,9%) dietro a Grecia (45,7%), e Spagna (42,2%) segnando così un record per la disoccupazione nella fascia di età tra i 15 e 24 anni.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.