OCSE: inflazione annua sale a luglio, impennata in Turchia
Il rapporto OCSE rivela un aumento dell’inflazione annua nel mese di luglio, con il tasso che sale al 5,9% rispetto al 5,7% di giugno. Questa è la prima crescita osservata dal’ottobre 2022. Il comunicato dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico sottolinea un rilevante incremento dell’inflazione in Turchia, dove il tasso è balzato al 47,8% dal 38,2%.
L’inflazione energetica nell’area OCSE ha mantenuto una tendenza negativa, attestandosi al -7,5%, in lieve miglioramento rispetto al -9,6% di giugno. Allo stesso tempo, l’inflazione alimentare ha continuato la sua discesa, raggiungendo il 9,2% a luglio, il livello più basso da febbraio 2022, dopo il 10,1% di giugno. L’inflazione core, ossia quella al netto dell’energia e dei beni alimentari, ha registrato un lieve incremento, passando al 6,7% dal 6,6% di giugno.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.