Offerta in eccesso, troppe scorte negli Usa: affonda il petrolio
Il petrolio crolla ai livelli pre Opec, un calo che sembra guidato soprattutto dall’aumento inaspettato delle scorte negli Stati Uniti la scorsa settimana, più che dal seguito degli ultimi attacchi dell’Isis in Iran. La produzione di greggio negli Stati Uniti è data in crescita nel 2018, a un record superiore ai dieci milioni di barili al giorno.
Si tratta del terzo crollo settimanale. Futures poco cambiati a New York, in calo del 4,5% questa settimana. Intanto Shell ha revocato le restrizioni all’esportazione di greggio nigeriano, ferme da più di un anno.
Breaking news
La Borsa di Tokyo ha chiuso in positivo dopo la nomina di Scott Bessent come nuovo segretario al Tesoro dell’amministrazione Trump. Questo ha generato ottimismo nei mercati asiatici, con l’indice Nikkei e il Topix che hanno registrato significativi rialzi.
Apertura positiva a Piazza Affari. Riflettori puntati su Unicredit (-2,7%) dopo l’opas volontaria da €10,1 miliardi su Banco Bpm (+5,7%)
Philip Lane, capo economista della Bce, prevede una riduzione dei tassi di interesse nel 2025 per stimolare la crescita economica
Il gruppo bancario guidato da Orcel presenta un’offerta di scambio volontaria per Banco Bpm per un corrispettivo totale di circa 10,1 miliardi di euro, interamente in azione