Olio di palma, Ue alza soglia contaminanti
L’Autorità europea per la sicurezza alimentare Efsa ha deciso di rivedere al rialzo la dose giornaliera tollerabile di uno dei contaminanti che si sviluppano durante la raffinazione degli oli vegetali, fra cui l’olio di palma. Si tratta della sostanza chimica 3 monocloropropandiolo e dei suoi derivati, ritenuti in grado di produrre effetti nocivi sui reni e la fertilità maschile. La scelta di rivedere la posizione dell’Ue è stata presa dall’Efsa dopo che il comitato congiunto Fao-Oms di esperti sugli additivi delle Nazioni Unite ha stabilito un diverso livello di sicurezza.
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Seduta in calo per le borse europee e per Piazza Affari, all’indomani della riunione della Fed. Sul Ftse Mib arretrano soprattutto Tim e Stm
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.