Onu: “In Italia non c’è invasione di migranti”
ROMA (WSI) – In Italia non c’è un’invasione di migranti. A dirlo in un’intervista al Corriere della Sera, l’alto commissario Onu per i rifugiati, Filippo Grandi.
“In Italia non è in corso un’invasione. E se si riescono a trovare gli strumenti europei per rispondere all’attuale flusso di profughi non ci sono motivi di apprensione (…) C’è stata una intensificazione a gennaio e marzo. Occorre vedere che cosa accadrà quando sarà passato più tempo dalla chiusura della rotta di passaggio dal Medio oriente alla Turchia (…)per adesso verso l’Italia si è registrato un leggero aumento di arrivi di persone da tempo bloccate in Libia, per lo più africane (…) i movimenti di popolazioni, oggi, sono inevitabili (…) che si tratti di rifugiati o di migranti per ragioni economiche credere di respingerli con barriere è un po’ ingenuo. Capisco che da un punto di vista elettorale possa servire dirlo. Sul breve periodo. Ma il problema si ripresenterà”.
Breaking news
Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.