Oracle: utili in calo -12%, pesa dollaro forte
NEW YORK (WSI) – Utili in calo nel trimestre concluso il 30 novembre scorso per Oracle, il gruppo californiano di software. I profitti sono scesi -12% a 2,2 miliardi di dollari. Il motivo del calo è da imputarsi al dollaro forte.
Secondo quanto riporta la società californiana, l’utile per azione si è attestato a 51 centesimi contro i 56 dello stesso periodo dell’anno precedente e l’impatto valutario è stato pari a 5 centesimi per azione. Al netto delle voci straordinarie, l’utile è passato a 63 da 69 centesimi contro le attese dell’azienda per un risultato compreso tra i 63 e i 66 centesimi e sostanzialmente in linea al consensus.
Ricavi in flessione -6% a 9 miliardi di dollari, appena sotto le stime del mercato per 9,1 miliardi.
Oracle ha registrato un balzo delle vendite della divisione “cloud“, in risposta al calo della domanda di software che le aziende comprano e installano sui loro pc. La crescita è stata del 26% a 649 milioni di dollari, permettendo al fatturato di gruppo di crescere del 7% (+5% dello stesso trimestre del 2014).
Intanto a Wall Street il titolo ha guadagnato l’1,83% a 38,91 dollari e nel dopo mercato era arrivato a salire del 2% per poi perdere l’1%.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.