Orange: M&A con Masmovil in Spagna rischia stop UE
La combinazione delle attività spagnole di Orange e Masmovil Ibercom, attraverso un’offerta da 19 miliardi di dollari, rischia di essere bloccata dai regolatori dell’Unione Europea a meno che le aziende non risolvano una serie di problematiche legate alla concorrenza.
La Commissione Europea è pronta a rilasciare un elenco di potenziali motivi per opporsi all’accordo tra il secondo e il quarto operatore mobile in Spagna, secondo fonti a conoscenza della questione citate da Bloomberg.
Il documento, comune nelle fusioni complesse, indicherà anche possibili soluzioni. Nel settore delle telecomunicazioni, queste soluzioni potrebbero includere la vendita di attività o l’adozione di misure per rendere la nuova rete interoperabile con i concorrenti.
Attualmente, la commissione ha fissato il termine del 4 settembre per arrivare a una decisione finale, anche se questa scadenza potrebbe slittare.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.
