Oro da record e non solo per via della Corea del Nord: grafico rivelatore
È uno di quei casi in cui un grafico dice la verità più di tante dichiarazioni o elucubrazioni. I prezzi dell’oro hanno iniziato a correre lunedì, un giorno prima dell’intensificarsi delle tensioni geopolitiche per via della minaccia nucleare nordcoreana. Questo perché i trader hanno avuto per la prima volta modo di fare le loro puntate dopo aver assistito ai danni enormi recati dall’uragano Harvey. Le inondazioni continuano e i danni potrebbero arrivare fino a 100 miliardi di dollari.
Questo disastro naturale finirà per ridurre il Pil Usa nel terzo trimestre e potrebbe convincere – o dare una scusa valida a seconda dei punti di vista – la Federal Reserve a rimandare il nuovo rialzo dei tassi previsto quest’anno. Inoltre il fatto che l’oro abbia rotto al rialzo la soglia tecnica di $1.300 l’oncia è un segnale molto forte dal punto di vista tecnico, dicono i graficisti e che uno creda o meno ai fondamentali quello era un buon momento per comprare.
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La divisione di cloud computing di Amazon sta investendo pesantemente in chip personalizzati per migliorare l’efficienza dei suoi numerosi data center, con l’obiettivo di ridurre i costi
Il Bitcoin continua la sua corsa al rialzo, raggiungendo un nuovo massimo storico sopra i 98.000 dollari prima di subire un leggero calo. Attualmente, la criptovaluta viene scambiata a poco più di 98.000 dollari, segnando un incremento del 4,86% rispetto al valore precedente.
La Borsa di Hong Kong chiude in ribasso, con l’indice Hang Seng in calo dello 0,54% a causa delle previsioni deludenti di Nvidia. Anche l’Hang Seng Tech perde l’1,24%, mentre Shanghai rimane stabile e Shenzhen registra un leggero calo.
L’indice di fiducia delle imprese manifatturiere francesi, calcolato dall’INSEE, è salito a 97 punti a novembre, superando le aspettative degli analisti. Tuttavia, il sentiment nei servizi e nel commercio al dettaglio è diminuito, con un calo complessivo della fiducia delle imprese a 96 punti.