Oro debole in prossimità dei minimi del 2018: trader preferiscono i Bond Usa
L’oro intanto fa fatica per la seconda seduta di fila, scambiando intorno ai livelli più bassi dell’anno. Complice il rafforzarsi del dollaro e l’andamento dei Bond Usa, i prezzi fanno fatica ad allontanarsi dai minimi del 2018 raggiunti la seduta precedente. Le tensioni commerciali tra Usa e Cina non impatto positivamente le quotazioni dell’oro, che invece viene messo pressione dall’incremento della domanda di dollari e dalla ripresa dell’appetito per il rischio degli investitori, come dimostra l’andamento positivo delle Borse oggi.
Intanto una risalita dei rendimenti dei Treasuries Usa viene visto come un elemento che sta spingendo i trader a uscire dalle posizioni nel metallo prezioso, bene rifugio per eccellenza, visto il rendimento più vantaggioso che offrono i Bond americani, considerati anch’essi relativamente sicuri. Al momento i future scambiano intorno all’area $1273-72 l’oncia, con gli investitori che ora guardando con interesse agli interventi dei banchieri centrali riuniti anche oggi a Sintra, in Portogallo.
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