Orsini (Confindustria): “Irpef sembra uscita dal bisturi del Dr Frankenstein”
Così come è oggi, l’‘Irpef, cioè l’imposta principale del nostro ordinamento, “sembra uscita dal bisturi del Dr. Frankenstein: tenuta solo dal filo ideale di tassare il reddito personale”.
Queste le parole di Emanuele Orsini, vicepresidente di Confindustria per Credito, Finanza e Fisco, nel corso di un’ audizione alle Commissioni riunite Finanze di Camera e Senato sulla prossima riforma ficale.
“Ci vuole tempo, le riforme non si fanno con la decretazione d’urgenza” e le risorse sono “esigue”, ammontano “a soli 2 miliardi l’anno nel 2022 e 2023”, e non possono essere “recuperate” solo con l’evasione che “non offre garanzie”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.