Pagamenti elettronici, CNA: “Tassare il contante è una risposta rozza e impropria”
La diffusione dei pagamenti elettronici non passa dalla tassa ai prelievi al bancomat. Così la CNA commentando le ultime novità che il governo starebbe valutando di far entrare nella legge di bilancio 2020.
“L‘utilizzo di banconote e monete rappresenta un onere improprio di circa 8 miliardi l’anno che grava su consumatori e imprese. Ma tassare il contante è una risposta rozza e impropria rispetto all’obiettivo di un sistema dei pagamenti più snello e meno costoso. Incentivare in modo efficace i sistemi di pagamento elettronico vuol dire promuovere misure decisive come la drastica riduzione delle elevate commissioni sui pagamenti di piccola entità, l’accelerazione degli investimenti per la diffusione delle infrastrutture digitali e l’abbattimento dei costi per cittadini e imprese sulle carte prepagate e i bancomat”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.