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Calano utili e ricavi nel secondo trimestre dell’anno ma la societĂ resiste in Borsa dove guadagna +1,03%
Merck ha registrato nel secondo trimestre profitti netti in declino del 9,1% a 312 milioni. L’ebit è invece migliorato del 9,8% a 550 milioni, mentre le vendite nette sono cresciute del 18,2% a 3,8 miliardi. Sono queste ad aver spinto la compagnia chimico-farmaceutica tedesca a migliorare le stime sui ricavi dell’intero esercizio da 14,8-15 miliardi
Dopo che per difendersi dallo choc Brexit la Banca d’Inghilterra ha deciso di fare ricorso alle armi pesanti – taglio dei tassi ai minimi storici, potenziamento di 60 miliardi del QE, piano di acquisto da 10 miliardi di sterline di bond societari e schema per aiutare con 100 miliardi di finanziamenti le banche a navigare in
Una persona è morta dopo che un gruppo di passanti è stato assalito a Russell Square, nel centro di Londra. La donna deceduta aveva 60 anni. I feriti sarebbero sei, alcuni di loro sono ancora ricoverati in ospedale. Il giovane arrestato, che avrebbe problemi mentali, ha colpito con un coltello.Sul movente resta aperta ogni ipotesi,
Come largamente attesto dai mercati, viste anche le stesse dichiarazioni della Banca d’Inghilterra, Mark Carney ha deciso di tagliare i tassi di riferimento per la prima volta in sette anni. Il costo del denaro è stato fatto scendere dallo 0,5% allo 0,25% per stimolare un’economia colpita dall’impatto negativo della Brexit. Il programma di Quantitative Easing è
In merito al solo comparto dei Fondi comuni la raccolta netta del gruppo è stata di 430 milioni di euro.
A riferire di un colloquio avvenuto mesi fa tra il tycoon e un esperto a livello internazionale, Joe Scarborough, ex rappresentante degli Stati Uniti d’America.
I mercati hanno resistito allo shock della Brexit con “incoraggiante resilienza”
Dall’indagine condotta dall’AutoritĂ anticorruzione guidata da Raffaele Cantone, sorto un dossier inviato alla procura di Roma e alla Corte dei Conti
Le istituzioni sono di cattiva qualità in Grecia e in Italia e in generale sono sotto la media in tutta l’area euro. Per lo meno rispetto alla media dei paesi Ocse, dove i migliori risultano essere Finlandia, Nuova Zelanda e Svizzera. Anche lavoro, beni e servizi pagano le conseguenze di questo deficit.“Quasi tutti i paesi