Breaking News pagina 6145
In programma oggi il cda del gruppo che deve approvare i conti del 2015.
Il China Containerized Freight Index, indicatore dei costi di trasporto marittimo dal porto di Shanghai, ha raggiunto un nuovo minimo storico a 705,60, in calo questa settimana del 4,1%. Nonostante i rimbalzi del Baltic Dry Index, che traccia grandezze analoghe su una serie piĂą ampia di rotte internazionali, il dato cinese sembra suggerire ulteriori segnali
La Germania ha piazzato 3,259 miliardi di euro di debito a dieci anni previsto, ma lo ha fatto dovendo sborsare tassi di interesse superiori all’emissione precedente. Nell’asta di Bund decennali sul primario, il rendimento medio è stato dello 0,30%, in rialzo rispetto allo 0,26% fatto registrare nella collocazione di un mese fa, che rappresentava il
Sui mercati le quotazioni del petrolio rimbalzano dopo la due giorni peggiore da un mese a questa parte. Ad aiutare la risalita dei prezzi hanno contribuito i nuovi dati sulle scorte americane, che sono cresciute meno del previsto. Il Brent e il Wti guadagnano terreno, ma i contratti stanno perdendo slancio dopo aver realizzato un balzo
Non ci sarà alcun atterraggio duro, così il premier cinese Li Kequiang, che ha parlato in una conferenza stampa al termine del meeting annuale del parlamento. “Siamo fiduciosi nel fatto che, continuando a fare le riforme e aprirci”, ha detto il premier, “l’economia della Cina non subirà un atterraggio duro. La produttività è stata trattenuta
“Siamo aperti ad altri operatori che abbiano voglia di intraprendere questa avventura. Sostanzialmente penso saranno operatori finanziari”. Così l’ad Starace in audizione al Senato
Giudizio positivo grazie ai cambiamenti nel processo interno sullo sviluppo dell’upstream e alle scelte che probabilmente il gruppo farĂ sui progetti, come afferma la banca svizzera
Il fondo pensione PGGM NV punta alle infrastrutture, prevedendo così di espandere le infrastrutture di circa 3 miliardi di euro (3,3 miliardi di dollari) entro la fine del prossimo anno.
La decisione di Moody’s riflette i prezzi bassi del petrolio che finiscono per pesare sul settore bancario saudita.
Il numero uno della Banca del Giappone, Haruhiko Kuroda ha affermato che non c’è spazio per apportare altre esenzioni dopo quella prevista per gli MRF, ma si potrebbe arrivare a un taglio dello 0,5%