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Il numero di disoccupati in Germania è sceso di 14 mila unità il mese scorso se adattato ai fattori stagionali. Le attese erano per una flessione più contenuta, di 6 mila persone. In quanto a mercato del lavoro, la Germania è ancora nella situazione migliore di tutte in Europa. Il tasso di disoccupazione è rimasto invariato
Il 23 settembre scorso gli Stati hanno riconosciuto l’esigenza di impegnare risorse nazionali supplementari, un impegno ribadito dal Consiglio Europeo del 15 ottobre.
Nel quarto trimestre si è passati dal 74 al 62% dei sostenitori all’UE tra i responsabili finanziari inglesi
In Cina il volume complessivo di beni trasportati dalla rete ferroviaria è sceso di oltre il 10% l’anno scorso. Si tratta del calo più cospicuo di sempre su base annuale. Secondo Reuters, che cita il settimanale finanziario cinese Caixin, i volumi dei treni per il trasporto delle merci sono scivolati del 10,5% a quota 3,4
2015 anno buono per il fabbisogno statale il cui miglioramento appare in linea con la riduzione del deficit tra il 2014 e il 2015 indicata nella nota di aggiornamento del DEF.
Boom per il marchio Jeep con +163,9% auto vendute rispetto al 2014. FCA cresce anche in Francia con le immatricolazioni che segnano +21,3%
Borse ancora deboli con Shenzen che ha perso l’1,87% e Shangai lo 0,23%., mentre Hong Kong cede lo 0,54%.
NEW YORK (WSI) – La politica di rialzo dei tassi tassi Usa, inaugurata lo scorso dicembre, continuerà anche nel 2016, anno in cui la Fed potrebbe rivedere verso l’alto il costo del denaro dalle tre alle cinque volte. Sono le previsioni del governatore della Fed di San Francisco John Williams che, durante un’intervista all’emittente televisiva
NEW YORK (WSI) – La Banca centrale svedese apre le porte ad un intervento sul mercato dei cambi per fermare l’apprezzamento della corona svedese, una mossa attesa da tempo ma che molti analisti ritenevano ancora improbabile.Ad annunciarlo è stato oggi il board della Riksbank, che scrive in una nota, “in occasione di una riunione straordinaria di politica
NEW YORK (WSI) – La riprese economica globale e’ sempre piu’ dipendente dalla sfide geopolitiche. Lo  sostiene Maury Obstfeld, capo economista del Fondo monetario internazionale in un’intervista pubblicata sul sito dell’istituto di Washington, secondo cui  “tali tensioni saranno un fattore determinante per l’andamento macroeconomico regionale e globale”.Obstfeld aggiunge che “la Cina resta uno dei fattori chiave”