Panama Papers, commissione riforma finanza: Stiglitz fatto fuori dai governi
Il premio Nobel per l’economia, Joseph Stiglitz, ha dato le dimissioni dalla commissione degli esperti incaricata di aumentare la trasparenza dello stato di Panama, istituita in seguito allo scandalo internazionale nel quale sono emersi centinaia di conti offshore finalizzati all’evasione del fisco. A giustificare la scelta del docente della university of Columbia è il diniego da parte del governo sulla pubblicazione del rapporto finale della commissione.
“Pensavo che il governo fosse più impegnato, ma ovviamente non lo è”, ha dichiarato Stiglitz, “è incredibile come hanno cercato di indebolirci. Possiamo solo immaginare che ci siano pressioni da parte di chi fa profitti grazie all’attuale sistema finanziario non trasparente”. A dimettersi è stato anche l’esperto anticorruzione svizzero Mark Pieth che ha tuonato: “Ci è stato chiesto di far questo per far loro un favore, abbiamo sfilato davanti ai media internazionali, e poi ci dicono di star zitti quando quel che facciamo non piace”. Le ombre sulla rete di evasione fiscale emersa dai Panama Papers, dunque, sembrano dure a scomparire.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.