16:50 venerdì 1 Luglio 2016

Panama Papers: Ocse all’attacco dei furbetti evasori

E’ in corso a Kyoto il vertice fra i principali Paesi Ocse, insieme con una serie di Paesi in via di sviluppo, per tracciare una linea comune contro il fenomeno dell’elusione fiscale, messo in evidenza da svariate inchieste, da Luxleaks ai Panama Papers. Presenti, fra gli 82 stati che hanno aderito, anche le rappresentanze di “osservati speciali” come Hong Kong, Uruguay e Singapore; altri 21 Paesi potrebbero prendere parte alle discussioni nei prossimi sei mesi. Il summit, organizzato al Committee on Fiscal Affairs Ocse, ha un “significato storico”, secondo il ministro delle Finanze giapponese, Taro Aso, proprio per la sua natura inclusiva.

Secondo stime prudenti sono tra i 100 e i 240 i miliardi elusi a livello globale a causa delle pratiche di trasferimento dei profitti là dove il fisco è più lasco. In questa cornice giapponese, Argentina, Cucacao, Georgia, Corea del Sud e Uruguay hanno firmato l’accordo multilaterale per lo scambio di informazioni fiscali (noto come Multilateral Competent Authority Agreement for the automatic exchange of Country-by-Country reports) portando i firmatari a quota 44.

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Piazza Affari resiste (+0,6%) malgrado le banche

Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp

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Wall Street apre contrastata: Dow Jones a +0,18%, Nasdaq cede lo 0,07%

Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.

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Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.

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Bosch annuncia tagli al personale: 5.550 posti di lavoro a livello globale

Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.

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