Panico SVB a Wall Street: tonfo shock dopo annuncio Silicon Valley Bank, titolo -60%
Wall Street affossata dal collasso del titolo SVB Financial, precipitato del 60% dopo che la banca della Silicon Valley ha annunciato un aumento di capitale di oltre 2 miliardi di dollari volto a compensare le perdite sofferte con la vendita di un portafoglio costituito soprattutto da Treasuries Usa.
Il portafoglio di SVB presentava un rendimento medio dell’1,79%, decisamente inferiore al valore attuale dei tassi dei Treasuries a 10 anni, pari a circa il 4%.
L’annuncio di SVB ha scatenato un’ondata di smobilizzi a Wall Street: il Nasdaq Composite ha perso il 2,05%, mentre lo S&P 500 è capitolato dell’1,85%. Il Dow Jones è crollato di 543,54 punti, o dell’1,66%, scendendo al di sotto della media mobile in 200 giorni, per la prima volta dallo scorso 9 novembre.
Tutti e tre gli indici azionari principali di Wall Street si apprestano a concludere la settimana con una perdita di almeno il 3%.
Il titolo SVB è stato attaccato da ripetuti sell off, sulla scia dei dubbi degli investitori sulla capacità della banca Silicon Valley Bank di riuscire a erogare ancora prestiti a diversi clienti, tra cui spiccano in particolare start up attive nel settore hi-tech, i cui bilanci non versano tra l’altro, in diversi casi, in buone condizioni di salute. Tutt’altro.
Le vendite hanno portato il titolo SVB a crollare ai minimi dal 2016, azzerando una capitalizzazione di mercato di oltre 80 miliardi di dollari, stando ai dati di Reuters. Il tonfo delle quotazioni della banca continua nelle contrattazioni afterhours di Wall Street: le quotazioni di Silicon Valley Bank precipitano di oltre -21% dopo il crollo pari a -60,41% della vigilia, che ha portato le azioni a capitolare a quota 106,04 dollari.
Il caso SVB ha innescato i sell sul settore finanziario, che ieri si è confermato il peggiore dell’indice S&P 500, perdendo il 4,1%, e chiudendo così la sessione peggiore dal 2020.
In forte calo i futures Usa: alle 7.46 ora italiana, i futures sul Dow Jones segnano un calo di 250 punti circa (-0,77%), i futures sullo S&P 500 scendono dello 0,83%, i futures sul Nasdaq arretrano dello 0,62%.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.