Paradosso in Borsa: listini Usa ai massimi, ma serie di riscatti da record
Il mercato azionario Usa vive un paradosso: proprio nel momento in cui la Borsa Usa viaggiava sui massimi record, la striscia di flussi in uscita dal mercato è la più lunga degli ultimi 13 anni. Per l’ennesima settimana i trader hanno ritirato dal mercato una quota di soldi più alta di quella investita. Il numero di riscatti ha superato anche i record registrati durante la grande crisi finanziaria e durante il picco di mercato del 2015.
È Bank of America, che cita le statistiche EPFR, a dare i numeri della fuga dai fondi Usa. Con l’indice S&P 500 ai livelli più alti di sempre, i fondi azionari americani hanno subito una nuova fuoriuscita netta di investimenti, nella fattispecie di 2,6 miliardi di dollari nella settimana conclusasi mercoledì scorso. Da fine giugno dalla Borsa Usa se ne sono andati $30 miliardi, con gli investitori che hanno preferito puntare $36 miliardi altrove.
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Finale poco sopra la parità per Piazza Affari. Diffusa in giornata l’inflazione dell’eurozona, chiusura anticipata oggi per Wall Street
A Wall Street, i mercati finanziari chiudono in anticipo dopo il Ringraziamento, con i principali indici che mostrano guadagni settimanali. Il Dow Jones, lo S&P 500 e il Nasdaq segnano incrementi rispettivamente dell’1%, 0,5% e 0,4%. Il mese di novembre si conclude positivamente grazie alla rielezione di Donald Trump. Il petrolio Wti registra un lieve aumento ma si avvia verso una settimana negativa.
PostePay e Amazon rafforzano la loro collaborazione per migliorare l’esperienza di acquisto online. Grazie a nuove soluzioni, come la ricarica automatica delle carte prepagate, i clienti possono completare gli acquisti in modo più semplice e sicuro. Questo accordo consolida la posizione di PostePay nel settore dei pagamenti digitali e dell’e-commerce in Italia.
Il Canada ha registrato una crescita del PIL dell’1% nel terzo trimestre del 2024, in linea con le previsioni degli analisti ma al di sotto delle aspettative della Bank of Canada. Il PIL di settembre è cresciuto dello 0,1% rispetto ad agosto, con previsioni di un ulteriore aumento dello 0,1% per ottobre.