Parlamento della Scozia boccia la legge-quadro su Brexit
Con una schiacciante maggioranza di 93 voti contro 30 il parlamento della Scozia ha respinto la legge-quadro sulla Brexit. Il voto, che non è giuridicamente vincolante sancisce il netto contrasto (già noto nel dibattito) fra le posizioni di Londra e quelle di Edimburgo sull’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. I risultati del referendum costituzionale avevano visto già la Scozia schierata per il Remain.
Lo spettro è quello di un possibile nuovo referendum sull’indipendenza della Scozia dal Regno Unito dopo che nel 2014 un precedente tentativo degli indipendentisti era stato bocciato alle urne. Per scongiurare la Brexit, è il timore, gli scozzesi potrebbero votare in modo diverso, se nuovamente chiamati ad esprimersi sull’indipendenza. In ogni caso, si era detto nei mesi scorsi, una nuova Scozia indipendente non potrebbe contare su un’adesione automatica all’Ue.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.