Patto di Stabilità, Commissione: Paesi UE devono ridurre il debito in 4 anni
Una maggiore flessibilità nel ridurre l’indebitamento è al centro della proposta di riforma delle regole di bilancio presentata dalla Commissione. Questa prevede una sorveglianza più stretta sul rispetto degli impegni di bilancio e condizioni più rigide per i paesi con un alto rapporto debito/PIL, come l’Italia. Tuttavia, sono previste salvaguardie in caso di mancato rispetto dei piani concordati, a meno che le cause non siano legate a condizioni economiche e finanziarie indipendenti dalle politiche governative.
L’obiettivo principale della riforma è di lasciare spazio agli investimenti senza escludere alcun tipo di spesa, evitando la cosiddetta “golden rule”. La proposta sarà discussa dai ministri finanziari durante gli incontri informali a Stoccolma, già da venerdì e sabato. Bruxelles ha cercato un equilibrio tra le richieste rigoriste di Berlino e le esigenze degli altri paesi.
Per l’Italia, il terreno di manovra si delinea in modo diverso: i paesi con un debito/PIL superiore al 60% e un deficit/PIL oltre il 3% riceveranno traiettorie di spesa (unico indicatore di riferimento) per un periodo minimo di 4 anni, estendibili a 7. Al termine del periodo, questi paesi dovranno garantire un debito/PIL inferiore rispetto all’inizio e, fino a quando il deficit sarà superiore al 3% del PIL, dovranno assicurare un aggiustamento di bilancio minimo dello 0,5% del PIL annuo. Questo riferimento quantitativo anticipato rappresenta il punto di compromesso per convincere la Germania a non vincolare direttamente la riduzione del debito/PIL a un ritmo prefissato anno per anno.
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