Pd valuta esposto contro Savona per procurato allarme
Le parole del ministro Paolo Savona potrebbe costituire un reato, quello di procurato allarme per l’esattezza previsto all’articolo 568 del codice penale.
Così il deputato Pd Gianfranco Librandi che annuncia all’Ansa la possibile azione contro il titolare degli Affari europei in Procura.
“Insieme a un gruppo di risparmiatori e di attivisti politici, stiamo valutando l’ipotesi di depositare alla Procura della Repubblica un esposto per verificare se le allusive affermazioni del ministro Paolo Savona costituiscano procurato allarme ai sensi dell’art. 658 del codice penale. Le sue dichiarazioni circa la necessità di ‘prepararci’ per una eventuale uscita dall’euro decisa ‘da altri’, determinano agitazione e preoccupazione presso gli investitori, i risparmiatori, gli istituti finanziari e le imprese. Evocare decisioni altrui, in modo tale che qualcuno pensi a un complotto o a chissà quale piano straniero per far uscire l’Italia dall’euro è un atto di gravissima irresponsabilità da parte di un ministro. Il governo dovrebbe lavorare per prevenire problemi, non per concorrere a crearli come fa Savona, i cui scritti del passato fanno oggettivamente pensare in una sua preferenza per l’evento nefasto che evoca”.
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