Periodo di deflazione è finito: ecco perché la Bce ha ridotto mole QE
Lo spettro di una deflazione è ormai lontano e il periodo di inflazione negativa è terminato per l’area euro: è questo il motivo per cui, secondo il membro del direttivo della Bce Jozef Makuch, l’istituto centrale di Francoforte ha fatto bene a ridurre la mole degli acquisti di titoli di Stato consentita nell’ambito del suo programma di Quantitative Easing. Tuttavia il forte rincaro del petrolio visto ultimamente pone dei rischi e c’è il pericolo, secondo Ardi Hansson, un altro esponente del board, che l’inflazione in Eurozona oltrepassi le stime della Bce.
Il valore dei bond (governativi e societari) acquistabili ogni mese dalla Bce è stato ridotto a 60 miliardi di euro da 80 miliardi, sebbene il piano di allentamento monetario straordinario sia stato prolungato di nove mesi, fino a dicembre 2017. Sul problema dell’inflazione ancora molto al di sotto degli obiettivi del 2% nell’area euro, Makuch ha spiegato che l’economia è dinamica e che l’inflazione tornerà su quei livelli nel 2019.
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Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.
A settembre, il surplus della bilancia commerciale dell’Eurozona ha raggiunto 12,5 miliardi di euro, superando le aspettative degli analisti. Le esportazioni hanno visto un leggero aumento, mentre le importazioni sono diminuite. L’interscambio commerciale all’interno dell’area euro è calato, mentre l’intera Unione Europea ha registrato un surplus di 9,6 miliardi di euro.
La Borsa di Tokyo ha terminato la giornata in calo, influenzata dalle politiche restrittive della Fed e dal crollo dei titoli tecnologici in Asia, seguendo Wall Street. Mentre le banche hanno limitato le perdite, l’indice Nikkei ha perso l’1,09% e il Topix lo 0,73%. La BoJ si prepara a un aumento dei tassi a dicembre. Hong Kong in ripresa, Shenzhen e Shanghai mostrano andamenti contrastanti.
Piazza Affari tra le peggiori d’Europa con impatto stacco divdiendi: oggi sono numerose le società del Ftse Mib impegnate nell’appuntamento cedola