Petrolio ancora in rialzo, Brent viaggia poco sotto 112$
Il petrolio resta ancora impostato al rialzo, ma dopo le fiammate registrate ieri le quotazioni rallentano un po’ la corsa. Questa mattina il Wti sale di circa l’1,5% sotto quota 110 dollari al barile e il Brent avanza dell’1,2% poco sotto 112 dollari. Sui mercati l’attenzione resta fissa sull’offensiva russa in Ucraina che procede senza sosta. Intanto gli Stati Uniti hanno imposto nuove sanzioni agli oligarchi russi. Il presidente Usa, Joe Biden, ha annunciato che gli Stati Uniti congeleranno e sequestreranno beni ad oligarchi russi e alle loro famiglie.
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La Borsa di Tokyo chiude in ribasso, influenzata negativamente dai settori automobilistico e farmaceutico e dall’attesa per i dati sull’occupazione USA. Il Nikkei scende dell’1%, con Otsuka Holdings e Toyota in forte calo. Anche Fast Retailing registra una significativa diminuzione, legata ai deboli profitti in Cina. I titoli di stato giapponesi a 10 anni raggiungono il loro massimo dal 2011.
Partenza cauta nel giorno dei dati americani sul mercato del lavoro. A Piazza Affari Ftse Mib invariato a 35.300 punti
Dalle parteicpazioni rilevanti della Consob emergono nuovi importanti movimenti di Delfin in Mps: la holding della famiglia Del Vecchio è salita al 9,78% del capitale
Taiwan Semiconductor Manufacturing Co. ha registrato un aumento del 39% delle vendite nel trimestre ottobre-dicembre, superando le attese