Petrolio: Brent sopra gli 80 dollari/barile
Il future sul petrolio Brent ha superato gli 80 dollari al barile per la prima volta da oltre due mesi, sostenuto dai segnali di riduzione delle forniture e anche dai dati odierni che hanno mostrato un’inflazione statunitense più lenta del previsto.
I prezzi hanno cominciato a salire con decisione da quando i due pesi massimi dell’OPEC+, Arabia Saudita e Russia, hanno annunciato ulteriori tagli alla produzione nel tentativo di riequilibrare il mercato.
L’offerta russa sta frenando, con le spedizioni medie al di sotto dei livelli di febbraio. Secondo un rapporto dell’Energy Information Administration, che più tardi pubblicherà i dati sulle scorte settimanali negli Usa, il mercato globale si contrarrà nella seconda metà dell’anno e le scorte si ridurranno fino al 2024, mentre la domanda cinese aumenterà grazie a nuovi stimoli.
Gli operatori cominciano anche a ipotizzare un allentamento della stretta monetaria statunitense, con effetti positivi sulla crescita economica, dopo i numeri sui prezzi al consumo.
Breaking news
La società ha chiuso i primi 9 mesi del 2024 con un utile netto di 3,0 milioni di euro, superiore al risultato dell’intero 2023.
Walmart, il colosso statunitense della vendita al dettaglio, ha riportato un incremento degli utili e delle vendite nel terzo trimestre del 2024, superando le previsioni degli analisti. La società ha anche rivisto al rialzo le stime di crescita per l’esercizio 2025, prevedendo un aumento delle vendite nette consolidate tra il 4,8% e il 5,1%.
Le borse cinesi chiudono in rialzo in attesa della decisione sui tassi di interesse della banca centrale cinese. Shanghai e Shenzhen registrano aumenti significativi, trainati dal settore high-tech.
L’inflazione nell’Eurozona si conferma al 2% su base annua per ottobre 2024, come riportato da Eurostat, con un incremento rispetto al mese precedente. L’inflazione core, che esclude le componenti più volatili, rimane al 2,7%. Nell’intera Unione Europea, l’inflazione annuale sale al 2,3%.